BIRTHDAY & CO.

VALPARAISO



Valparaiso, la seconda città più importante del Cile e sua capitale amministrativa. È qui che si trova un enorme porto da cui partono stradine strette e coloratissime che salgono verso le colline della città. Per poter apprezzare al meglio il fantasioso spettacolo basta prendere uno dei numerosi ascensores, le funicolari, che portano così in alto da far sembrare le casette in stile coloniale dei piccoli punti colorati: una vista così bella che la città è diventata, dal 2003, Patrimonio Unesco.


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SINGER


La macchina per cucire è un'apparecchiatura meccanica o elettromeccanica impiegata per unire mediante una cucitura, stoffe o pelli attraverso il passaggio di uno o più fili di cotone o altri materiali per mezzo di un ago oscillante in modo alternato dall'alto verso il basso.
La sua invenzione è piuttosto controversa, infatti brevetti per meccanismi in grado di produrre cuciture furono depositati da Fredrick Wiesenthal nel 1755, da Thomas Saint nel 1790, da Barthélemy Thimonnier nel 1830 e da John J. Greenough nel 1842.
I primi modelli erano azionati a mano: attraverso una manovella applicata al volano, con la mano destra si produceva il movimento dell'ago, della spoletta e l'avanzamento per trascinamento del tessuto, mentre con la mano sinistra si controllava la sua posizione e l'indirizzamento. Successivamente le macchine per cucire furono a pedale: la movimentazione si otteneva con l'oscillazione di un pedale, posto sotto il tavolino in cui era inserita la macchina e che, collegato da una cinghia, produceva il movimento; entrambe le mani rimanevano libere e quindi disponibili per l'indirizzamento del tessuto. Oggi il movimento è prodotto da un motore elettrico: il comando d'azionamento della macchina da cucire è dato da un pedale che si schiaccia col piede o da una leva azionata con lo spostamento laterale del ginocchio. La tecnologia di pari passo con l'industria ha ottimizzato l'utilizzo delle macchine con più parti dell'operatore (95% donne), punte e tacco del piede, ginocchio, gomito e chiaramente mani, rendendo l'operaia simile ad un automa, per questo motivo le macchine vengono abbinate a computer rendendole unità automatiche.

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HARRY POTTER



UNA DELLE COSE  CHE POTRESTI NON SAPERE SU HARRY POTTER

I famosi occhialetti cerchiati di corno
Dan Radcliffe ha indossato 160 paia di occhiali durante le riprese di tutti i film di Harry Potter; la maggior parte delle volte non avevano lenti perchè molto spesso avrebbero catturato il riflesso delle telecamere. Nel 2011, l'attore ha rivelato di essere stato allergico agli occhiali del maghetto durante le riprese del primo film (anche per questo non poteva usare lenti verdi, il vero colore degli occhi di Harry nei libri).


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NESSUN CUORE


Nessun cuore ha mai provato sofferenza 
quando ha inseguito i propri sogni.

Paulo Coelho

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APULIA



Di tutto conosciamo il prezzo, di niente il valore.
Nietzsche



In merito al significato etimologico del termine Puglia, per i Romani Apulia, esistono diverse ipotesi. La più verosimile è quella di Fazio degli Uberti che, nel capitolo primo del terzo libro del Dittamondo, riferendosi al termine "siticulosa" dato alla regione da Orazio (Epodi, 3, 16), scrive:

"Apuglia è detta, ch `l caldo v 'è tale
 che la terra vi perde alcuna volta
la sua vertù e fruttifica male"

In termini diversi, la denominazione Puglia deriverebbe da a-pluvia, non precisamente nel significato letterale di "priva di pioggia", ma in quello oraziano, cioè "assetata, arida"  in relazione non solo al clima ma anche alle caratteristiche del tipo di terreno predominante, qual'è la terra rossa; in una parola, all'ambiente. La dizione "Apulia" fu impiegata per la prima volta ufficialmente con specifico senso territoriale-amministrativo, quando l'Italia venne ripartita da Augusto in 11 "regiones"; di esse la "regio secunda" fu denominata esattamente "Apulia et Calabria". Però, in quella suddivisione i confini di detta regione erano nettamente diversi da quelli attuali, cioè più ampi.


JAPAN


Commuoversi davanti ad un dolce ha qualcosa di speciale....
il mondo ha bisogno dell'arte.


A GRETA !


Deriva o dalla versione scandinava del nome Margherita cioè Greta, o dai nomi tedeschi per Margherita cioè GreteGretchenGretel e Gretah. Indicava in origine la perla simbolo di purezza e bontà, e poi successivamente passò ad indicare il fiore considerato simbolo di queste virtù. Potrebbe però significare, dal finlandese, "Regina delle nevi", oppure, dal gaelico, e il significato sarebbe " angelo caduto" oppure " dono del cielo".
Tratto da significatodeinomi.net

LETIZIA


Distribuito in tutta Italia, continua il nome tardo-latino di significato augurale e affettuoso che apparteneva anche a una divinità romana dell'abbondanza e della fertilità, Laetitia, raffigurata con un bimbo in grembo, un fascio di spighe nella mano sinistra e una mela nella destra. La fortuna del nome risale al primo Ottocento, per la fama di Maria L. Ramolino Bonaparte, la madre di Napoleone, morta a Roma nel 1836. Il tratto preponderante della sua personalità è la gioia, una gioia pura e carica di fascino. Non conosce le meschinità, la menzogna, i compromessi, la paura, l'intolleranza, il tradimento. La sua dolce esistenza è fatta di amore, allegria, purezza. Adatta tanto nella vita sociale quanto in quella familiare, L. moltiplica per mille l'amore che riceve e con il suo calore seducente lenisce le tensioni della vita.